La collaborazione tra la Repubblica Popolare Cinese e l’Arabia Saudita sull’intelligenza artificiale (Ai) si intensifica. Il matematico sino-americano Jinchao Xu dell’Università King Abdullah per la scienza e la tecnologia (Kaust) ha lanciato un modello linguistico incentrato sull’arabo in collaborazione con l’Università di Hong Kong e l’Istituto di ricerca sui Big Data di Shenzhen (Sribd).
La mossa si inquadra negli sforzi di Riyad per guidare lo sviluppo regionale dell’Ai, costruendo supercomputer e lanciando modelli linguistici (Llm) alla base di chatbot (software che simulano conversazioni umane).
La collaborazione sino-saudita non può di certo piacere a Washington. I rischi di una ritorsione sono dietro l’angolo: la monarchia del Golfo potrebbe restare incagliata nella guerra dei semiconduttori tra Usa e Cina, vedendosi precluso l’accesso ai chip fabbricati negli Stati Uniti.