La Francia è il paese più generoso dell'Ocse in termini di incentivi fiscali destinati alla ricerca e sviluppo (R&S). Il sostegno pubblico costa oltre 10 miliardi di euro all'anno, quasi mezzo punto percentuale di Pil.
L’evidenza empirica, tuttavia, mostra effetti eterogenei e non sembra esserci una correlazione positiva tra la generosità del settore pubblico e il livello degli investimenti delle imprese in R&S. A tale riguardo, un semplice confronto tra Germania e Francia è istruttivo e non può essere spiegato unicamente da differenze settoriali. Nel 2015 la spesa del settore privato in R&S in Francia ha rappresentato l'1,44% del Pil rispetto al 2,01% in Germania, mentre il co-finanziamento pubblico è stato, rispettivamente, del 40% e del 5%.
A differenza della Germania, dove la geografia dell'innovazione è segnata da un continuum tra territori innovativi, in Francia emerge una marcata eterogeneità. Qui la specificità della geografia degli investimenti in R&S genera una dipendenza spaziale negativa, vale a dire che gli hub sono rafforzati a scapito dei territori in ritardo. Non tenere conto di ciò, significa accettare l’idea che l’effetto complessivo delle politiche adottate sia più debole.