La guerra in Medio Oriente mette a rischio “l’atterraggio morbido” per l’economia globale

Secondo l’Ocse, l’allargamento del conflitto potrebbe far risalire l’inflazione. Tagliate allo 0,7 per cento le stime di crescita per l’Italia. Pil globale al 2,9 per cento nel 2023

La guerra in Medio Oriente mette a rischio “l’atterraggio morbido”

“Prevediamo un atterraggio morbido per i Paesi avanzati, ma questo non è affatto garantito”: l’Ocse torna a suonare l’allarme sullo stato dell’economia globale, alle prese con inflazione, rallentamento della crescita e pressioni sul debito.

Nell’aggiornamento dell’outlook 2023, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo stima un aumento del Pil mondiale al 2,9 per cento quest’anno e al 2,7 nel 2024, con rimbalzo di 3 punti nel 2025. Per l’Italia, si ipotizza una crescita dello 0,7 per cento quest’anno e il prossimo con un modesto rimbalzo all’1,2 nel 2025. Mentre la produzione industriale sembra essersi stabilizzata nei mesi scorsi, le vendite al dettaglio e gli indicatori di fiducia rimangono deboli.

Il Pil dell’Italia è rimasto invariato nel terzo trimestre, dopo la contrazione dello 0,4 per cento registrata nel secondo trimestre dovuta in parte a investimenti nell’immobiliare eccezionalmente deboli a seguito del varo di regole più stringenti per i bonus ristrutturazioni e gli indicatori recenti ad alta frequenza indicano una debolezza che continua nel breve termine.

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