
Elon Musk, Jeff Bezos e Mark Zuckerberg, tutti pronti a scommettere su Donald Trump e tutti presenti in prima fila al giuramento del presidente americano il 20 gennaio. Ma oggi si riscoprono tutti un po’ più ‘poveri’. Si fa per dire.
Secondo i calcoli di Bloomberg, le aziende che stanno dietro alle fortune dei partecipanti all’inaugurazione hanno perso complessivamente 1.400 miliardi di dollari di valore di mercato dal 17 gennaio, ultimo giorno di contrattazione prima del Trump day.
Di pari passo si è ridotta la ricchezza dei miliardari. Musk ha visto il proprio patrimonio ridursi di 148 miliardi dal picco di 486 miliardi di dollari di metà dicembre, la più grande fortuna mai registrata nell'indice di ricchezza di Bloomberg.
Le azioni di Amazon che sono scese del 14% dal 17 gennaio, Bezos ha invece perso 29 miliardi di dollari.
Sergey Brin, co-fondatore di Google, ha visto un calo di 22 miliardi di dollari. Le azioni di Alphabet sono crollate di oltre il 7% all’inizio di febbraio dopo aver mancato le stime trimestrali sui ricavi. Il gruppo sta subendo pressioni dal Dipartimento di Giustizia americano per cedere Chrome.
Più ‘modeste’, infine, le perdite per Arnault e Zuckerberg, con patrimoni per entrambi in diminuzione di 5 miliardi di dollari.