
Le Nazioni Unite hanno espresso profondo rammarico per la decisione del presidente statunitense, Donald Trump, di imporre sanzioni contro la Corte penale internazionale, sollecitandolo a revocarle.
Il 6 novembre il presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo con cui ha imposto sanzioni contro la Cpi, il principale tribunale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità. Trump ha motivato le sanzioni accusando la Corte di “azioni illegittime e infondate contro l’America e il nostro stretto alleato, Israele”, dunque il riferimento è al mandato d’arresto internazionale emesso a novembre dalla Corte contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e contro l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant.
In realtà né gli Stati Uniti né Israele sono firmatari dello Statuto di Roma, cioè il trattato che nel 1998 istituì la Corte penale internazionale, e quindi non ne riconoscono la giurisdizione. Nel caso del mandato d’arresto contro Netanyahu e Gallant questo significa che solo i paesi firmatari avrebbero l’obbligo di arrestarli, se si trovassero sul loro territorio (quindi non gli Stati Uniti, né tantomeno Israele stesso). E anche tra i paesi firmatari ci sono state posizioni contrastanti su questa possibilità, compresa l’Italia.
Le sanzioni danno agli Stati Uniti la possibilità di “congelare” beni appartenenti a membri della Corte e di negare il visto a loro e ai loro familiari. Al momento l’amministrazione Trump non ha comunicato i nomi delle persone che saranno interessate dalle sanzioni.
Cosa è la Corte penale internazionale?
È un’istituzione nata per iniziativa della comunità internazionale nel 1948, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale. Il periodo della guerra fredda allontanò però l’accordo tra gli Stati, che finì in stallo fino al 1994, anno in cui venne costituito un apposito comitato all’interno delle Nazioni Unite, il quale portò allo Statuto di Roma che nel 1998 ha istituito la Corte penale internazionale. La sede della Corte penale internazionale è all’Aja (Paesi Bassi), esercita le proprie funzioni e i propri poteri sul territorio degli Stati che la riconoscono, si occupa dei crimini internazionali commessi dagli individui, ed è stata riconosciuta da 123 Paesi. Ma (ad esempio) non da Russia, Stati Uniti, e Cina. Israele ha firmato la Convenzione senza però ratificarla.