Kim Jong-un alza il tiro e porta l’escalation su un nuovo livello. Il missile lanciato nelle scorse ore dalla Corea del Nord ha sorvolato il territorio del Giappone. Tanto che nelle prefetture di Hokkaido e Aomori sono suonate le sirene per invitare la popolazione a trovare rifugio.
Si è trattato di un Irbm, un razzo intercontinentale. Le istituzioni militari sudcoreane hanno riferito di aver rilevato il lancio da Mupyong-ri, nella provincia settentrionale di Jagang, effettuato alle 7.23 locali (00.23 in Italia).
Il missile ha volato per circa 4.500 chilometri, confermando il superamento della terza economia al mondo e toccando un apogeo di circa 970 km alla velocità massima considerevole di Mach 17.
Il lancio da parte della Corea del Nord del suo primo missile balistico sullo spazio aereo nipponico in oltre cinque anni farebbe inoltre presagire l’arrivo di ulteriori test di armi, inclusa la temuta settima detonazione nucleare.
L’iniziativa del Nord è maturata in seguito alle esercitazioni militari condotte da Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, e dopo la visita della vicepresidente americana Kamala Harris a Tokyo e a Seul.
Incontri nei quali non si sarà parlato solo di Taiwan e Pechino. Il che, dal punto di vista del dittatore sudcoreano, si traduce probabilmente in una forma di accerchiamento.