Donald Trump spinge sempre più l’acceleratore verso l’estrema destra nella sua campagna elettorale per le primarie repubblicane. L’ex presidente degli Usa ha affrontato in maniera violenta la crisi dei migranti durante un comizio in New Hampshire accusando le persone che attraversano il confine di “avvelenare il sangue degli Stati Uniti”.
La retorica anti-migranti dell’ex presidente non è una novità, ma le parole d'ordine ‘sangue’ e ‘veleno’ non appartengono alla destra repubblicana, neppure al trumpismo di otto anni fa, appartengono piuttosto alle frange suprematiste bianche se non a gruppuscoli dichiaratamente neo nazisti.
A Durham, a poche settimane dalla primarie dei repubblicani in Iowa, Trump le ha fatte proprie: “Stanno avvelenando il sangue del nostro Paese. Stanno arrivando dall’Africa, dall’Asia, da tutto il mondo”, ha attaccato l’ex inquilino della Casa Bianca ribadendo che se tornerà alla Casa Bianca inasprirà le leggi sull’immigrazione e chiuderà i confini degli Stati Uniti.