Secondo una prima stima, sarebbe compreso tra i 4 e i 5 miliardi di euro il computo totale dei danni causati dall’alluvione in Emilia Romagna. Una cifra che tuttavia, secondo Il Resto del Carlino, potrebbe aumentare fino a toccare quota 8 mld.
L’emergenza riguarda le case, che una volta liberate dal fango saranno oggetto delle verifiche necessarie a capire quali edifici avranno resistito, quali dovranno essere abbattuti e quali sanati. Ma preoccupazione destano anche i danni ambientali causati dalle frane, quelli alle strade, che in molti casi dovranno essere riprogettate, e quelli all’agricoltura: sarebbero tra i 10 e i 15 milioni gli alberi da estirpare.
Dal governo arriva ai territori colpiti e alle istituzioni che li amministrano la promessa di “risposte immediate”. Parole pronunciate direttamente dalla premier Giorgia Meloni nel corso della visita effettuata tra Ravenna, Forlì e Faenza il 21 maggio, di ritorno dal G7 di Hiroshima.
La presidente ha inoltre escluso che possano essere impiegati i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, affermando che potrebbero piuttosto essere reperite risorse, tra gli altri, dal fondo europeo di solidarietà.