In vista del 2050, quando la popolazione mondiale raggiungerà i 9,8 miliardi di persone, si studiano soluzioni per evitare che l'agricoltura intensiva causi danni irreversibili all'ambiente, senza esaurire le risorse naturali del terreno. Nel Vietnam le piantagioni di riso costituiscono una risorsa di cibo importante, ma potrebbero avere degli alti costi ambientali: per questo è in corso un progetto di ricerca per ridurre la quantità di fertilizzante utilizzata dagli agricoltori.
Come i semi, le piantine di riso sono ricoperte di batteri che fissano l’azoto e che consentono di estrarlo direttamente dall’aria, invece di dipendere dai fertilizzanti artificiali: dagli Anni Sessanta del secolo scorso in tutto il mondo si sono diffusi su larga scala prodotti agricoli e pesticidi a base di azoto che si è, poi, riversato nei corsi d’acqua e negli oceani.
Troppo azoto nell’acqua causa delle “zone morte” dove proliferano le alghe che poi marciscono e consumato tutto l’ossigeno disponibile, soffocando la vita marina: oggi ci sono più di 500 di queste aree in tutti gli oceani del mondo, un numero che si è quadruplicato negli ultimi 50 anni.
Secondo il Dottor Pham Thi Thu Huong, del Field Crop Research Institute che sta portando avanti questa sperimentazione nelle risaie vietnamite, la tecnologia di fissaggio dell’azoto direttamente sulle piante fa parte della soluzione: “Penso che i batteri che fissano l’azoto siano una delle migliori soluzioni per garantire la sicurezza alimentare per il futuro e l’agricoltura in modo più sostenibile”.
Dal 2011, insieme all’imprenditore Peter Blezard, il Dottor Huong ha creato la società Azotic e la commercializzazione di “super batteri” in forma liquida e in polvere dovrebbe cominciare la prossima primavera sul mercato statunitense. In Vietnam la sperimentazione sta dando buoni frutti: le piantine di riso trattate hanno bisogno del 50% in meno di fertilizzante azotato e danno una resa del 15% in più rispetto alle altre. Che sia davvero questo il futuro dell’agricoltura, con raccolti alimentari che si nutrono da soli?