Per la Cina è arrivato il tempo di riformare la previdenza

L’età per ricevere l’assegno previdenziale è fra le più basse del mondo: 60 anni per gli uomini, 50 per le donne (55 nel settore pubblico). Ma ora Pechino ha fatto i conti e ha deciso di cambiare il sistema pensionistico

Per la Cina è arrivato il tempo di riformare la previdenza

Pechino studia come alzare l’età della pensione, tra le più basse al mondo: 60 anni per gli uomini, 55 per le donne nel settore pubblico, 50 nel privato.

Nel frattempo il paese soffre di invecchiamento demografico, mentre l’aspettativa di vita ha ormai raggiunto numeri da società del benessere. Un trattamento fuori dal tempo che rischia di rompere l’equilibrio tra generazioni.

Ecco perché nelle linee guida per il prossimo piano economico quinquennale, da poco approvate dal Plenum del Partito comunista, l’innalzamento dell’età pensionabile è diventata priorità assoluta.

Nel 2019 il Dragone, che conta un miliardo e 400 milioni di abitanti, aveva 254 milioni di over 60, il 18,1% della popolazione. E la sua forza lavoro, pari a 800 milioni di persone, ha già cominciato a contrarsi.

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