Il primo agosto è stato l’Overshoot Day del 2024, cioè il giorno in cui l’umanità è arrivata a finire tutte le risorse che la Terra può rigenerare in un anno. A pari merito con il 2018 e il 2022, il 2024 è l’anno nella storia dell’umanità in cui abbiamo consumato più velocemente le risorse del nostro pianeta.
La distribuzione dei consumi e della produzione delle risorse non è omogenea: ogni Stato contribuisce in maniera diversa al deficit o surplus ecologico, un indicatore che misura la capacità di un'area di sostenere la propria popolazione in termini di risorse naturali e di assorbirne i rifiuti, come le emissioni di anidride carbonica.
In particolare, per i paesi debitori, questo indice mostra la percentuale di risorse che essi consumano in più rispetto a quelle che producono, per i paesi creditori, invece, mostra la percentuale di risorse che essi sono in grado di produrre in più rispetto a quelle che utilizzano.
Tra i paesi con un elevato surplus ecologico, troviamo il Suriname con il 2160 per cento, il Gabon con l'811 per cento e il Congo con il 635 per cento. Molte economie avanzate presentano invece significativi deficit ecologici: Singapore registra un drammatico deficit del 6100 per cento, Israele del 1600 per cento e l’Italia del 350 per cento, evidenziando un consumo di risorse naturali ben oltre la capacità rigenerativa dei loro territori.