Trovati nel corpo umano 3.600 contaminanti che provengono dalle confezioni degli alimenti e da altri materiali che vanno a diretto contatto con i cibi durante la loro lavorazione, conservazione e cottura: alcuni sono già noti come pericolosi per la salute umana, mentre si sa ancora poco di molti altri.
La scoperta è pubblicata su Journal of Exposure Science & Environmental Epidemiology dai ricercatori del Food Packaging Forum (un’organizzazione no profit che ha la sede a Zurigo), insieme a colleghi di quattro istituzioni accademiche.
Lo studio ha preso in esame oltre 14.000 sostanze che possono entrare a contatto con gli alimenti e ne ha valutato la presenza nel corpo umano analizzando i dati riportati in studi scientifici e database di biomonitoraggio che tracciano le sostanze chimiche nei campioni biologici come quelli di sangue, urina e latte materno.
I ricercatori si aspettavano di trovare conferma della presenza di alcune centinaia di contaminanti e, invece, ne hanno trovati ben 3.601, praticamente il 25% di tutti quelli noti finora.
“Ciò dimostra – secondo i ricercatori - che è necessario fare più ricerche sulla tossicità e l’esposizione a molte sostanze e sulla regolamentazione del loro utilizzo negli imballaggi alimentari”.
E aggiungono: “Questo lavoro evidenzia il fatto che i materiali a contatto con gli alimenti non sono completamente sicuri, anche se possono essere conformi alle normative, perché trasferiscono sostanze note come pericolose per le persone”.