In un carcere della Spagna nord-occidentale, un’unica detenuta ha giocato a calcio con 21 detenuti maschi. Si tratta della nuova frontiera che vuole esplorare il Paese sperimentando carceri miste dove convivono uomini e donne. È quello che succede dal 2021 in un’ala della prigione di Teixeiro (nella regione spagnola della Galizia). L’obiettivo è preparare meglio i detenuti al loro reinserimento nella società una volta rilasciati.
In particolare, 20 dei 55 detenuti nel ‘blocco di celle Nelson Mandela’ del carcere sono donne. Loro e gli uomini prendono parte insieme ad attività quotidiane come esercizi fisici, terapie di gruppo e formazione professionale. Lavorano e mangiano insieme. Il resto del tempo vivono in celle separate anche se nello stesso corridoio.
Attualmente in Spagna esistono 20 blocchi di celle miste, dove 202 donne e 925 uomini prendono parte ad attività miste. Si tratta di una frazione della popolazione carceraria totale spagnola pari a circa 47.000 persone, ma il governo guidato da Pedro Sanchez ha spinto il sistema carcerario a proseguire nella direzione del genere misto.
Una direzione che in Europa non trova molti riscontri. In Francia, ad esempio, la detenzione mista è stata autorizzata dal 2009, ma uomini e donne nelle carceri francesi interagiscono soltanto durante le attività programmate. Eppure, i vantaggi sono significativi, anche per l’economia.