Negli Stati Uniti si riduce il numero delle aziende agricole, ma aumenta la superfice media. Prosegue, quindi, il processo di concentrazione della produzione. Sono le indicazioni emerse dal censimento realizzato nel 2022 dal Servizio statistico dell’Usda, il dipartimento di Stato all’Agricoltura.
Sono 1,9 milioni le aziende censite, con un calo del 5 per cento rispetto alla precedente rilevazione effettuata nel 2017. La dimensione media sì è attestata a 463 acri (circa 188 ettari), facendo registrare un aumento di sette punti percentuali.
Per quanto riguarda i risultati economici, nel 2022 il fatturato delle aziende agricole e degli allevamenti è stato di 543 miliardi di dollari, circa 150 miliardi in più sui livelli del 2017 (+38 per cento). E il 43 per cento delle strutture produttive ha conseguito un reddito netto positivo.
Si consideri che quasi tre quarti dei terreni è stato utilizzato da aziende agricole specializzate in due sole tipologie di prodotti: cereali e semi oleosi (32 per cento sul totale) e allevamenti di bovini da carne (40 per cento).
In tutto ciò, le imprese agricole (circa 105mila, il 6 per cento sul totale) con un giro d’affari pari o superiore a un milione di dollari hanno realizzato più di tre quarti della produzione complessiva del settore primario statunitense. Si ferma, invece, al 2 per cento l’incidenza relativa alle aziende con un fatturato pari o inferiore a 50mila dollari (1,5 milioni, il 74 per cento sul totale).