Raggiungono livelli record i suicidi tra gli adolescenti in Giappone nel 2020, anno segnato dalla pandemia di coronavirus. In base ai dati del ministero dell’Istruzione e dello Sport, lo scorso anno si sono verificati 479 suicidi (+140 rispetto al 2019): un numero mai così alto da quando sono iniziate le statistiche (1980). A guidare la classifica, gli studenti di istruzione superiore con 330 casi, seguiti dalle 136 fatalità segnalate nella scuola media, e 14 tra gli alunni delle scuole elementari.
Nel marzo dello scorso anno il governo nipponico ha imposto la chiusura degli istituti scolastici per contenere l’espansione del Covid, e la successiva introduzione dello stato di emergenza ha protratto l’interruzione delle lezioni in presenza nel Paese fino al termine di maggio o giugno.
Gli esperti medici, tuttavia, dicono di non avere elementi per affermare che l’aumento dei suicidi sia correlato alla sospensione dell’attività scolastica. Da parte sua il ministero dell’Istruzione ritiene che le cause siano legate alle tradizionali criticità che riguardano la fascia di età (modesti risultati accademici e incertezza sul futuro sulla scelta delle carriere da intraprendere).