La strategia delle autorità svedesi per contrastare l’epidemia di Covid è stata fallimentare. In un’inusuale presa di posizione pubblica, il re svedese Carl XVI Gustaf ha lanciato la dura accusa, di fronte alla grave situazione che si è venuta a creare nel Paese scandinavo dove i contagi continuano a moltiplicarsi.
La Svezia fin dall’inizio dell'emergenza Covid ha adottato un approccio soft, rifiutandosi di decretare rigidi lockdown nazionali ma preferendo puntare sul distanziamento sociale e il senso di responsabilità, mantenendo scuole, negozi, uffici e ristoranti aperti.
Un tentativo di creare un’immunità di gregge che si è scontrato però con i numeri crescenti dell’epidemia. Rispetto ai Paesi nordici vicini, la Svezia ha registrato finora quasi 350 mila contagi e 7.800 morti. Un tasso di mortalità che è circa 10 volte maggiore a quello della Norvegia e quasi 5 rispetto alla Danimarca.