Fermare il flusso di fentanyl che dal Messico arriva negli Stati Uniti è diventata una priorità assoluta per l’amministrazione Biden, che ha aumentato la pressione sul governo di Lopez Obrador affinché intensifichi la caccia ai laboratori clandestini in Messico. Come svela un’inchiesta esclusiva di Reuters, sembra tuttavia che il ministero della Difesa messicano gonfi i dati dei sequestri aggiungendo al conteggio incursioni in laboratori che sono inattivi da anni.
Ma cosa è il fentanyl? Si tratta di un oppiaceo sintetico utilizzato in ambito clinico come antidolorifico per il trattamento del dolore acuto, ad esempio in stadi avanzati del cancro o per dolori cronici, ma anche prima di interventi chirurgici. Può scatenare una forte dipendenza: è da 50 a 100 volte più potente della morfina. Tuttavia, può anche essere spacciato illegalmente mischiandolo con eroina, che ha effetti simili, e/o cocaina.
Il fentanyl agisce legandosi ai recettori degli oppiacei del corpo, che si trovano nelle aree del cervello che controllano il dolore e le emozioni. Quando i farmaci oppioidi si legano ai recettori, possono innalzare i livelli di dopamina in alcune zone del cervello, generando uno stato di euforia e rilassamento.
Oltre che per la sua potenza, è pericoloso perché i recettori degli oppiacei del sistema nervoso si trovano anche nelle aree del cervello che controllano il ritmo respiratorio. Elevate dosi di oppiacei possono causare l’arresto completo della respirazione, e quindi alla morte.
La voce di quoted
Il fentanyl è il primo killer degli americani tra i 18 e i 49 anni: uccide in media ogni giorno circa 200 persone negli Stati Uniti.