La Federal Reserve tiene fermi i tassi di interesse al 5-5,25 per cento. La decisione del Comitato di politica monetaria, anticipata dai mercati, è stata presa all’unanimità, e quasi tutti i governatori ritengono che altri rialzi dei tassi saranno necessari entro fine anno.
“Gli indicatori recenti suggeriscono che l’attività economica continua a crescere a un ritmo modesto”, si legge nel comunicato finale, mentre “l’aumento dell’occupazione è robusto e il tasso di disoccupazione è basso”. L’inflazione, soprattutto, “resta elevata”.
L’interruzione della stretta è, tuttavia, solo una pausa. “Quasi tutti i partecipanti (alla riunione del Comitato di politica monetaria, ndr) ritengono che sarà appropriato aumentare ancora un po’ i tassi entro la fine dell’anno”, ha spiegato in conferenza stampa il presidente Jerome Powell, senza però dare indicazioni sui tempi precisi dei prossimi rialzi.
I governatori confermano in ogni caso che i tagli dei tassi potrebbero iniziare nel 2024, anche se le aspettative di inflazione a un anno restano alte: i tassi potrebbero scendere il prossimo anno al 4,50-4,75 per cento. A fine 2025 potranno quindi portarsi al 3.25-3,50 per cento, mentre per il lungo periodo è stato confermato il livello del 2,50.