I prezzi al consumo negli Stati Uniti in gennaio sono saliti del 3,1 per cento, sopra le attese degli analisti che scommettevano su un +2,9. Su base mensile, l’inflazione è salita dello 0,3 per cento, oltre il +0,2 previsto dal mercato.
Proprio su questo dato si baseranno le prossime decisioni di politica monetaria della Federal Reserve (la banca centrale della prima economia al mondo).
A questo punto, alla luce del fatto che l’inflazione ha rallentato meno delle attese, indicano un taglio dei tassi da parte della Fed forse in luglio e non più in giugno, come finora previsto.
La notizia riguarda anche l’Eurozona dove la Banca centrale europea si allinea (quasi sempre) alle mosse adottate sull’altra sponda atlantica.