Aumentano di una volta e mezzo in Giappone i suicidi attribuiti a problemi economici, in un contesto di progressivo rialzo dei prezzi. I dati pubblicati nell’ultima edizione del Libro bianco sulla prevenzione dei suicidi, certificano la morte di 21.837 persone nel 2023, scese leggermente rispetto al 2022.
Nello specifico, le cause e i motivi del gesto, con più fattori ammessi, per 5.181 dei casi riguardavano questioni economiche, con un aumento di 484 persone rispetto all’anno precedente. I problemi di salute rimangono in cima alla lista con 12.400 morti.
Il ministero della Salute nipponico ha ipotizzato che alla base dell’aumento ci siano la difficoltà di far quadrare i conti in una dinamica di prezzi al consumo sempre più elevati a partire dalla seconda metà del 2021.
Il rapporto evidenzia anche che il numero di uomini morti per suicidio è aumentato per il secondo anno consecutivo, mentre quello relativo alle donne è diminuito per la prima volta in 4 anni. I ragazzi in età scolare che si sono tolti la vita sono stati 513, più o meno lo stesso dell’anno precedente, quando il numero aveva raggiunto il massimo storico.