L'empasse politico-istituzionale della Germania continua. Ecco i numeri che spiegano il motivo
La composizione del Parlamento tedesco dopo le elezioni politiche svolte nel mese di ottobre 2017. Il Paese a cinque mesi di distanza non è riuscito ancora a formare un Governo capace di ottenere la fiducia. Dopo il fallimento dei primi tentativi con altri partiti di centro-destra (AfD e FDP), Angela Merkel (segretaria della CDU) non ha alternativa a un accordo con l'SPD, guidato da Martin Schulz.
Il Rapporto debito/Pil degli Stati Uniti dal 2006 al 2016
Gli Stati Uniti hanno registrato un rapporto debito/Pil pari al 106,1 per cento nel 2016. Si tratta di una crescita strutturale del debito statunitense: dal 1940 fino al 2016 si è attestato sulla media del 61,14 per cento, raggiungendo il massimo storico del 118,9 nel 1946 e il minimo del 31,7 nel 1981.
I Paesi OCSE investono poco meno del 2,5 per cento del Pil in ricerca e sviluppo, mentre la media nei Paesi dell'UE scende al 2,03 per cento. L’Italia è tra i Paesi che investe meno: soltanto l’1,3 per cento del Pil. Tra i Paesi che hanno fatto meglio anche Estonia e Ungheria.
Quali sono i paradisi fiscali in Europa?
Lo scandalo dei "Panama Papers" ha messo in moto il mondo dell'informazione contro l'evasione fiscale. Come dimostra l'infografica, non è necessario arrivare fino ai Caraibi, anche in Europa esistono dei "paradisi fiscali". Intanto sembra aumentare il sostegno all'idea di introdurre ostacoli al trasferimento di profitti in Paesi diversi da quelli di produzione del bene e/o servizio.
La produttività del lavoro nei Paesi del G7
I valori, indicati in dollari USA e a parità di potere d'acquisto, esprimono il Pil medio ottenuto per ora di lavoro
Nel 2015 la produttività del lavoro nei Paesi del G7 vede in testa gli Stati Uniti, dove il Prodotto interno lordo per ora lavorata è stato pari a 68,3 dollari, seguiti da Francia, Germania e Italia. Al di là del livello osservato nel 2015, la produttività ha assunto negli anni recenti un trend decrescente in molti Paesi.
Eurostat: Italia prima nell’UE per la produttività delle risorse naturali
La crescita dell'economia mondiale esercita una pressione insostenibile sulle risorse del nostro pianeta, che si appresta a raggiungere i 9 miliardi di persone. Per questo motivo è importante promuovere una gestione efficiente delle risorse, come l'acqua, i minerali e il legno. Il fatto di dipendere di meno da risorse limitate consentirà all'Europa di essere meno vulnerabile a carenze sul fronte degli approvvigionamenti e alla volatilità dei prezzi di mercato. Se dovessimo, invece, continuare a usare le risorse al ritmo attuale, entro il 2050 ci vorrebbero più di due pianeti per mantenerci.