Il premier britannico, Boris Johnson, sarebbe pronto ad eliminare gradualmente la tecnologia Huawei dalla rete 5G già da quest'anno. Lo riferisce il Telegraph, rivelando che l’amministrazione sta elaborando proposte per interrompere l’installazione di nuove apparecchiature Huawei Technologies nella rete 5G in appena sei mesi.
La mossa arriva dopo che l’Agenzia governativa per la Comunicazione e l’intelligence ha sollevato nuovi timori di sicurezza sulla tecnologia cinese in un rapporto che dovrebbe essere presentato a Johnson in settimana.
Il governo di Johnson a gennaio aveva dato via libera a Huawei, con qualche limitazione, per la costruzione del 35% della prossima generazione di infrastrutture 5G. Salvo poi tornare sui propri passi.
La risposta di Huawei non si è fatta attendere: “La politica britannica è dettata dall’amministrazione Trump. Il Parlamento europeo è sostituito dalla Casa Bianca?”.
In realtà, la rinuncia a Huawei rischia di rivelarsi un boomerang. Visto che il colosso cinese detiene la quota maggiore (35%) di brevetti (rispetto a tutti gli altri Paesi) è in pratica impossibile per le società britanniche (e non solo) partecipare alla definizione degli standard internazionali.
Di fatto, che rinuncia a cooperare con Pechino in questo campo rischia di restare tagliato fuori dalla tecnologia stessa visto che l’armonizzazione degli standard è condizione necessaria per la digitalizzazione a livello globale.