A volte non conviene vendere. Il gruppo Iag, la holding di British Airways e Iberia, ha pagato Vueling 143 milioni per il 52% e ha già ricevuto 181 milioni sotto forma di dividendi. Si tratta di un rendimento del 126%.
British e Iberia hanno fatto bingo acquisendo il pieno controllo di Vueling nel 2013, pagando 9,25 euro per azione e distribuendo dividendi negli ultimi quattro anni pari a 11,71 euro per azione. Numeri importanti che hanno consentito alla holding Iag di contabilizzare già 350 milioni di dividendi.
Attualmente Iberia detiene il 45,85% del capitale e la holding Veloz Holdco, attraverso la quale Iag ha lanciato l’Opa, ha aumentato la sua partecipazione al 53,63%. Pertanto, solo lo 0,5% resta nelle mani degli azionisti di minoranza.
La vicenda di Vueling sembra suggerire che a volte vince chi ha il coraggio di mantenere le quote anche quando la situazione sembra volgere al peggio, anziché venderle. Quantomeno questa è la breve storia della compagnia low-cost e dei suoi azionisti.
Staranno forse fischiando le orecchie di qualcuno dalle parti di Alitalia. Lufthansa ha intanto confermato di non essere interessata a considerare l’acquisizione della compagnia in assenza di una forte ristrutturazione. Una storia, quella della recente vita di Alitalia, iniziata male e che rischia di finire peggio. Non proprio come Vueling.