“Questa Nato serve agli Stati Uniti, ai noi europei no”. A sostenerlo è Sergio Romano. Nella sua carriera diplomatica è stato, tra l’altro, ambasciatore presso la Nato e a Mosca (1985-1989). È stato visiting professor all’Università della California e a Harvard, oltre ad aver insegnato all’Università di Pavia, a quella di Sassari e alla Bocconi di Milano.
Con l’Unità, Romano sviluppa una riflessione che concludeva un suo recente articolo sul Corriere della Sera: “L’Alleanza atlantica ha avuto una parte utile e rispettabile. Ma la guerra fredda è finita, il comunismo è sepolto, gli Stati Uniti hanno avuto un presidente come Trump e sarebbe giunto il momento di fare a meno di un’istituzione, la Nato, che ha ormai perduto le ragioni della sua esistenza”.
Una considerazione che attualizza quanto lo stesso Romano aveva sostenuto nel 2016: “La sola scelta di sicurezza per l’Europa dovrebbe essere quella della neutralità. L’Europa non può essere una potenza militare interventista e aggressiva. Credo che se l’Europa scegliesse la strada della neutralità metterebbe in discussione l’esistenza della Nato. Il patto è ancora in piedi perché gli Stati Uniti hanno interesse a mantenere la gestione militare di una grande parte del pianeta. L’Alleanza è una conquista americana, alla quale Washington non intende rinunciare”.
“Noi abbiamo pensato che la Guerra Fredda fosse finita, e la Guerra Fredda è finita. Ma ne è cominciata un’altra – spiega Romano all’Unità in un’intervista dei giorni scorsi -. Il desiderio imperiale della Russia non ha più nulla a che vedere con i criteri della Guerra Fredda, ma è inevitabile che gli Stati Uniti considerino dal loro punto di vista l’ambizione russa inaccettabile, pericolosa”.
“Non va dimenticato, peraltro, che anche gli Stati Uniti hanno ambizioni imperiali e forse in questo momento tali ambizioni sono più realistiche di quelle della Russia. Lo fanno utilizzando quegli strumenti che noi consideravamo divenuti inutili, come la Nato, in quanto la Guerra Fredda era finita. Ma siccome la Nato è un’istituzione in cui gli Stati Uniti hanno un enorme potere, ecco che la Nato diventa lo strumento per praticare queste ambizioni imperiali, al servizio di un Paese – gli Usa – che vuole conservare quello che aveva all’epoca della Nato-Guerra Fredda”.