Mentre l’attenzione mediatica europea è rivolta verso le nomine ai vertici delle istituzioni comunitarie (a cominciare da Commissione e Bce), qualcuno lavora lontano dai riflettori.
Il ministro delle finanze russo Anton Siluanov e Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione europea per l'Unione dell'energia, hanno deciso di istituire un gruppo di lavoro che si occuperà della transizione all'utilizzo del rublo e dell'euro nei pagamenti bilaterali tra la Federazione e l'Ue.
Entrambe le parti hanno sottolineato che l’utilizzo delle monete nazionali sarà reciprocamente vantaggioso. Mosca spera così di attrarre maggiori investimenti dall’estero e, allo stesso tempo, ridurre il potere del biglietto verde negli scambi internazionali.
Anche altri paesi, tra quali Cina e Turchia, stanno valutando di sostituire il dollaro Usa con le valute nazionali nei rapporti bilaterali. L’accusa che questi Stati rivolgono a Washington è di usare la moneta come strumento per fare pressione sul mondo e condizionare gli scambi commerciali.