“La crescente influenza della Cina e le sue politiche rappresentano opportunità e sfide che la Nato deve affrontare insieme”. È questa in sintesi la dichiarazione finale congiunta dei 29 leader riuniti a Londra per il vertice dei 70 dell’Alleanza atlantica.
Il segretario generale Jens Stoltenberg ha sottolineato l’impegno per l’incremento delle risorse da destinare alla Difesa: “Siamo determinati a condividere i costi e le responsabilità della nostra sicurezza”. Tra le linee guida anche la necessità di aumentare il dialogo con Mosca. Idea sponsorizzata in particolare da Parigi.
I 29 Paesi, si legge nella dichiarazione finale, “riaffermano il legame transatlantico duraturo tra Europa e Nord America, la nostra aderenza agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite e il nostro solenne impegno sancito dall’art. 5 del Trattato di Washington, secondo il quale un attacco contro un alleato deve essere considerato un attacco contro tutti noi”.
Il presidente Usa Donald Trump si è detto soddisfatto dell’incontro ma ha cancellato la conferenza stampa finale. Una decisione polemica che arriva dopo che l'uscita di un video in cui il primo ministro canadese, Justin Trudeau, quello olandese Mark Rutte, il presidente francese, Emmanuel Macron, il primo ministro britannico, Boris Johnson e la principessa Anna apparentemente ridicolizzano Trump.
Nel video si sente Johnson chiedere a Macron il motivo del suo ritardo, ma il presidente francese viene preceduto sul tempo da una battuta di Trudeau: “È in ritardo perché ha avuto una conferenza stampa fuori programma di 40 minuti”, dice il canadese ridendo, riferendosi agli incontri fiume di ieri del presidente Usa con Macron e la stampa. Il siparietto dura ancora qualche secondo, con i quattro leader che si mostrano divertiti.
“L’Alleanza è più forte che mai”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, minacciando però non meglio specificate ritorsioni commerciali nei confronti della Germania, se Berlino non aumenterà le sue spese militari. “Sono stati fatti grandi progressi dalla Nato negli ultimi tre anni, altri Paesi (oltre gli Stati Uniti) hanno acconsentito al pagamento di 130 miliardi di dollari in più all’anno. La Nato sarà più ricca e forte che mai”. Lo ha sottolineato il presidente statunitense su Twitter.
Trump, al termine di un incontro a porte chiuse con Recep Tayyip Erdogan, ha elogiato il collega turco per il “buon lavoro” di Ankara come membro Nato. Erdogan aveva minacciato prima dell’incontro di bloccare i piani della Nato per la difesa di Polonia e Paesi baltici se l’Alleanza atlantica non avesse riconosciuto la minaccia terroristica posta dalle Unità di protezione del popolo curdo (Ypg) nel nord-est della Siria.