Quello del 25 marzo 2019 non è un lunedì qualunque per il Pakistan. La seconda economia al mondo ha preso una decisione importante: per aiutare Islamabad a superare i suoi attuali problemi di bilancio, la Cina fornisce un prestito di circa 2,1 miliardi di dollari. Il ministero delle finanze pakistano ha annunciato che tutti i requisiti procedurali per il trasferimento da parte di Pechino sono stati completati.
Un portavoce del ministero degli Esteri del Pakistan ha detto che il prestito rafforzerà ulteriormente le riserve valutarie e garantirà la stabilità della bilancia dei pagamenti.
Dura la reazione della Casa Bianca: "Pensiamo che la Cina abbia la responsabilità di non proteggere il Pakistan e di unirsi alla comunità internazionale nel chiedere al Pakistan di agire contro i terroristi che operano sul suo territorio", ha detto un alto funzionario dell'amministrazione Trump.
La maggior parte delle potenze occidentali sono riluttanti a fornire qualsiasi tipo di sostegno al Pakistan nel tentativo di esercitare pressioni sul governo affinché si impegni sul fronte del terrorismo, soprattutto dopo l'attentato suicida del 14 febbraio a Pulwama che ha causato la morte di 40 soldati indiani .
India, Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno presentato una risoluzione al Consiglio di sicurezza per riconoscere Azhar Massod un "terrorista globale". Ma la mossa ha subito una battuta d'arresto in seguito all’opposizione della Cina.
Intanto l’economia pakistana resta sofferente. E ha già ricevuto complessivamente due miliardi da Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.