Nei 27 Paesi dell’Unione oltre 30 milioni di posti di lavoro (su 210) dipendono dall’export extra-Ue

Oltre 30 mln di posti di lavoro dipendono dalle esportazioni extra-Ue

Nel 2021, l’occupazione di 30,4 milioni di persone nell’Ue è stata sostenuta dalle esportazioni verso i Paesi extra-Ue, in leggero aumento rispetto a 29,9 milioni registrati nel 2020 (+1,7 per cento).  

In termini relativi, l’occupazione sostenuta dall’export rappresentava il 15 per cento dell’occupazione totale nell’Ue (210 milioni), equivalente a poco più di 1 persona su 7 occupata all’interno dell’Unione. 

La Germania è stato il Paese con il più alto livello assoluto di occupazione sostenuto dalle esportazioni dell’UE. Tuttavia, in termini relativi, la quota più elevata di occupazione sostenuta dalle esportazioni verso i Paesi extra-Ue è stata registrata in Irlanda (27 per cento), seguita da Lussemburgo e Bulgaria.

Al contrario, la Croazia (10 per cento), insieme a Francia e Grecia (entrambe al 12; anche Spagna e Italia non si distanziano granché da questo dato), hanno registrato la quota più bassa di occupazione sostenuta dalle esportazioni. 

A fronte di questi dati occupazionali, le esportazioni dell’Ue hanno alimentato 2.226 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2021, pari al 17 per cento dei 12.993 miliardi di euro di valore aggiunto totale creato nell’Ue.

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