La reazione dell'Ue era stata annunciata e puntualmente attuata. In risposta ai dazi imposti da Trump su acciaio e alluminio, l'Ue ha deciso di colpire le importazioni dagli Stati Uniti con nuove tariffe. Sono interessati prodotti come succo d'arancia, jeans, moto e prodotti in acciaio.
La commissaria europea al Commercio, Cecilia Malmstrom, ha spiegato che misure preliminari di "salvaguardia" dell'acciaio potrebbero arrivare già a luglio. I paesi dell'Ue hanno dato ampio sostegno al piano del governo europeo, affinché si fissi un dazio del 25% su un valore complessivo massimo di 2,8 miliardi di euro di esportazioni statunitensi. Invece, l’export dell’Ue soggetto alle tariffe statunitensi è valso 6,4 miliardi di euro nel 2017.
E se il conflitto commerciale transatlantico dovesse intensificarsi ulteriormente, altri dazi tra il 10 e il 50% su 3,6 miliardi di euro di importazioni statunitensi scatteranno nel marzo 2021. Alcuni dei prodotti scelti andranno, probabilmente, a colpire maggiormente Stati pro-Trump.
L'anno scorso, l'Unione europea ha esportato circa 5,5 milioni di tonnellate di acciaio negli Stati Uniti. Ma sta ora salendo una doppia preoccupazione. Oltre ad una possibile riduzione di quota di mercato negli Usa, c'è il rischio che enormi quantità di acciaio cinese invadano il mercato europeo.
Anche gli altri due paesi nel mirino del presidente Usa si muovono. Il Canada ha annunciato che imporrà tariffe su 12,9 miliardi di euro di esportazioni statunitensi a partire dal 1 luglio. A sua volta, il Messico ha già introdotto nuovi dazi su prodotti americani che vanno dall'acciaio al maiale. La guerra commerciale, questa volta, sembra un po' più vicina.
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