Donald Trump ha firmato alla Casa Bianca un memorandum che ha come obiettivo tariffe ed altre sanzioni per un valore annuo di almeno 60 miliardi di dollari contro la Cina.
L’accusa è di rubare agli Usa segreti tecnologici e commerciali, privando le aziende statunitensi di ricavi rilevanti e mettendo a repentaglio molti posti di lavoro.
Le misure colpiranno l'import cinese in circa cento categorie commerciali e imporranno restrizioni agli investimenti cinesi negli Usa.
Trump ha detto di aver un “rispetto enorme” per il presidente cinese Xi Jinping e che vede Pechino come “un amico”, ma secondo il presidente degli Stati Uniti il deficit commerciale americano con la Cina è “troppo alto” per non agire.
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La voce di quoted
Le tariffe potrebbero portare a maggiori costi per i consumatori, mentre le possibili rappresaglie cinesi colpirebbero settori chiave dell’economia statunitense, tra i quali agricoltura e industria aerospaziale. La Cina era il terzo mercato per le esportazioni statunitensi nel 2016 e tra i maggiori acquirenti di soia, mais, suini e aerei americani. Gli Stati Uniti importano dalla Cina più di quanto esportino nella seconda economia al mondo, creando un deficit commerciale di circa 350 miliardi di dollari a cui Trump si è opposto.