Putin accusa l’Europa di affamare il mondo e minaccia di lasciarla senza grano. Il presidente russo ha detto che il pianeta rischia una catastrofe umanitaria senza precedenti perché l’Occidente esporta la maggior parte del grano ucraino nei propri Stati e non nei Paesi bisognosi dell’Africa: a suo dire, appena 60mila tonnellate su 2 milioni. Argomento che Putin vuole affrontare con il presidente turco valutando possibili restrizioni sulla rotta che porta il grano dall’Ucraina verso l’Europa.
Il presidente russo ha sottolineato anche che molti Paesi europei, nei decenni e nei secoli precedenti, “hanno agito come colonizzatori e ora continuano ad agire allo stesso modo”. Nel frattempo, l’aumento dei prezzi dei generi alimentari nei mercati globali potrebbe trasformarsi in una “vera tragedia per i Paesi più poveri”.
Putin è poi tornato sul tema delle sanzioni: è “impossibile” isolare la Russia, nonostante il Paese debba affrontare le sanzioni occidentali che stanno “minacciando il mondo intero”. Che, allo stesso tempo, cambia pelle.
Secondo il presidente russo, i forti cambiamenti nel sistema delle relazioni internazionali hanno fatto aumentare il ruolo dei Paesi della regione Asia-Pacifico e i cui Paesi sono diventati centri di crescita tecnologica e di attrazione di capitali. Al contrario, la qualità della vita delle persone in Europa – per il capo del Cremlino - viene sacrificata per preservare la dittatura statunitense negli affari mondiali.