Nelle principali economie avanzate del mondo il reddito procapite reale (cioè al netto dell’inflazione) è salito dello 0,7% nel primo trimestre del 2018 (rispetto allo 0,4% rilevato nei tre mesi precedenti).
È, invece, diminuito soltanto in due paesi: Italia e Francia, rispettivamente dello 0,2% e dello 0,6%. Tuttavia, se si considera l’andamento del Pil i dati di Italia e Francia sono stridenti: Roma ha registrato un aumento dello 0,3% nel primo trimestre 2018, mentre in Francia la decelerazione dell’economia è stata più netta, con un modesto incremento dello 0,1% a fronte dello 0,6% osservato negli ultimi tre mesi del 2017.
Se si restringe il campo dai paesi Ocse all’Ue si nota una riduzione dello 0,1%, un dato in forte contrasto con la crescita trimestrale del Pil europeo dello 0,4%.
Ciò che conta evindenziare è che i valori, al di la delle medie, restano fortemente disomogenei su base nazionale. A fronte della perdita di potere di acquisto reale in Italia e Francia, c’è infatti il rilevante salto in avanti di Germania e Stati Uniti che registrano entrambi un incremento del reddito dello 0,9%. Un valore, tra l’altro, significativamente superiore al tasso di aumento del Pil trimestrale nelle due economie: 0,4% Washington e 0,3% Berlino.