In seguito alla terza elezione consecutiva di Recep Tayyip Erdogan nelle elezioni presidenziali, la lira turca procede verso il minimo storico ed è scambiata nell’intorno di 20 lire per un dollaro (0,05 dollari per una lira).
Soltanto nel corso dell’ultimo anno la moneta turca ha perso il 18 per cento nei confronti della divisa americana e il 18,5 per cento rispetto all’euro, dopo anni in cui il suo valore si era già notevolmente ridotto.
L’andamento della valuta turca è fortemente condizionato dalle controverse politiche monetarie ed economiche imposte da Erdogan.
Nonostante l’inflazione crescente e il deprezzamento della moneta, i tassi di interesse sono stati mantenuti artificiosamente bassi dalla Banca centrale turca, in linea con la volontà del governo di evitare un rallentamento dell’economia.
Data l’impossibilità a operare sul mercato dei tassi, la Banca centrale ha allocato una somma di 200 miliardi di dollari per sostenere la valuta nazionale sul mercato dei cambi. Col risultato che le riserve di valuta estera e oro si sono notevolmente ridotte, arrivando a soli 17 miliardi di dollari.