L’economia spagnola ha dimostrato ancora una volta una certa resilienza nel contesto di un marcato rallentamento dell’attività in Europa e nonostante il forte aumento dei tassi di interesse. Il prodotto interno lordo è cresciuto del 2,5 per cento nel 2023. In un contesto complicato, il Pil ha battuto tutte le previsioni formulate a inizio anno e che collocavano una crescita su valori poco superiori all’1 per cento.
Mentre la pandemia ha colpito più duramente la Spagna a causa della sua dipendenza dal turismo e dai servizi, la crisi energetica e industriale scatenatasi a seguito dell’invasione dell’Ucraina non ha spostato gli equilibri nell’economia spagnola che risulta meno esposta al gas russo, può contare su più energie rinnovabili, dispone di meno industria ed esporta proporzionalmente poco verso l’economia cinese ora in fase di rallentamento.
Da un lato, il mercato del lavoro spagnolo mostra un comportamento decisamente vigoroso: ha creato un terzo di tutta l’occupazione generata nell’Eurozona, spinto dall’arrivo di quasi 600.000 immigrati nell’ultimo anno, che hanno rappresentato fino al 60 per cento della nuova occupazione.
Le retribuzioni, inoltre, sono avanzare l’anno scorso ad un ritmo del 5,3 per cento, superiore agli aumenti concordati nei rinnovi contrattuali e anche all’inflazione (che viaggia intorno al 3 per cento). Con l’aiuto di questi due ingredienti, i consumi delle famiglie (insieme alla spinta fornita dal turismo) sono stati la forza trainante dell’economia.
D’altro canto, l’aspetto negativo è che gli investimenti non si sono ripresi del tutto nonostante l’arrivo dei fondi europei, appesantiti dal rialzo dei tassi. E la produttività arranca poiché l’occupazione aumenta molto più dell’attività economica.
Inoltre, i consumi delle famiglie hanno recuperato i volumi pre-Covid solo nel quarto trimestre dello scorso anno. Detto ciò, tale incremento è stato raggiunto grazie ad un forte aumento della popolazione. Di conseguenza, il consumo pro capite resta ancora indietro rispetto ai livelli del 2019 (ovvero pr-Covid). E questo è un punto importante quando si misura il benessere di una popolazione.