Per chi lavora nella City, tra Brexit e Covid, il periodo d'oro di Londra è finito. E il mercato immobiliare di Londra, esploso di pari passo con il boom della città come capitale della finanza, inizia a vacillare: la gente se ne sta andando dai quartieri ricchi. La nuova meta è la campagna o la periferia.
Il centro di Londra è un posto dove il costo della vita è così alto che anche un lieve abbassamento del reddito rende impossibile rimanere. Figuriamoci se arriva una recessione mai vista prima. Ecco allora il deflusso dal centro verso zone periferiche meno costose.
I numeri del mercato immobiliare riferiscono di un calo dei prezzi a Londra centro che vanno dal 5% al 20%. Il picco più alto si registra a Mayfair, il quartiere più costoso ed esclusivo, peraltro di proprietà personale della Regina: appartamenti in vendita a 2,5 milioni di sterline, sono stati abbassati a 2 milioni. Rimangono però sempre prezzi esagerati.
La temuta fuga per ora è solo un ribilanciamento da zone costose ad altre più economiche. Con un effetto collaterale: che la domanda in aumento in quartieri economici sta facendo salire i prezzi. Con gli uffici chiusi e il lavoro da remoto, d’altronde, molte famiglie hanno bisogno di più spazio, per farsi una stanza-ufficio in casa.
La Brexit porterà comunque a un riequilibrio: meno europei che investono in immobili, ma più investitori internazionali. A Londra infatti c'è storicamente sempre domanda di immobili, e la domanda arriva da tutto il mondo.