Vladimir Putin ha firmato nei giorni scorsi un decreto sull’applicazione di “misure economiche speciali nel settore dei combustibili e dell’energia in relazione alle azioni ostili (sanzioni, ndr) di alcuni Stati stranieri e organizzazioni internazionali”.
Come riportano le agenzie russe, il documento ufficiale prevede di fatto la prima nazionalizzazione di una compagnia energetica con azionisti stranieri: la proprietà della Sakhalin Energy diventerà russa e sarà trasferita con effetto immediato a una società creata dal governo.
Sakhalin Energy è un consorzio impegnato nello sviluppo del progetto Sakhalin-2 per la produzione e l’esportazione di gas e greggio; attualmente è di proprietà di Gazprom (50% più un’azione), Shell (27,5%), Mitsui & Co. Ltd (12,5%), e Mitsubishi Corporation (10%).