Energia, i paesi baltici rompono con la Russia per l’energia

A febbraio Estonia, Lettonia e Lituania diranno addio alla Russia di Putin entrando a far parte del sistema elettrico europeo

Energia, i paesi baltici rompono con la Russia per l’energia

Gli Stati baltici dicono addio alla Russia. A partire dall’8 febbraio Estonia, Lettonia e Lituania entreranno a far parte del sistema elettrico europeo, attraverso i collegamenti con la Polonia e la Finlandia, ponendo fine alla dipendenza energetica da Mosca.

Un passo storico per i tre Paesi ex sovietici (accelerato rispetto ai tempi previsti dopo l’invasione russa dell’Ucraina), che segnerà la fine della dipendenza dei paesi baltici dalla Russia nel campo dell’energia e una maggiore integrazione nell’Ue.

I tre stati baltici erano, infatti, gli ultimi Paesi membri dellUe ancora sincronizzati con il sistema elettrico di Russia e Bielorussia.

La transizione dal sistema sovietico a quello europeo ha un nome, operazione Baltic Synchro. Un progetto avviato molti anni fa e che ha richiesto notevoli investimenti per realizzare nuove infrastrutture e adeguare quelle esistenti al sistema europeo. L’Ue ha finanziato la transizione mettendo sul piatto oltre un miliardo di euro.

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