Fino alla fine del 2021, la Russia era il principale fornitore di petrolio e gas naturale per l’Ue. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, l’Ue ha imposto pesanti sanzioni economiche al paese e, come noto, ha cercato di diminuire le sue importazioni di prodotti energetici dalla Russia, diversificando di più le sue forniture di energia.
Gli ultimi dati Eurostat, relativi al quarto trimestre del 2023, mostrano che i principali fornitori di prodotti energetici sono diventati la Norvegia e gli Stati Uniti.
Per quanto riguarda i prodotti petroliferi (sia provenienti da condensati di gas naturale, sia ottenuti da minerali bituminosi e greggi), i principali paesi partner dell’Ue sono stati gli Stati Uniti, con una quota del 17 per cento del valore delle importazioni totali, la Norvegia (13,1 per cento) e il Kazakistan (9,2 per cento). Nell’ultimo anno la quota di importazioni dalla Russia è diminuita per effetto delle sanzioni, passando dal 10,2 per cento del quarto trimestre del 2022 al 3,5 per cento nello stesso periodo del 2023.
Anche le importazioni di gas naturale dalla Russia si sono ridotte, ma la Federazione è ancora tra i principali partner commerciali europei. In particolare, nel quarto trimestre del 2023 è stato il secondo fornitore di gas naturale liquefatto (13 per cento delle importazioni totali) dopo gli Stati Uniti (49,4 per cento) e il terzo per gas naturale allo stato gassoso (12,7 per cento), preceduto dalla Norvegia (53,4 per cento) e dall’Algeria (15,9 per cento).