
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) è diventata un elemento chiave nella competitività economica e tecnologica globale. Per colmare il divario con gli Stati Uniti e la Cina, che sono i principali investitori in questo settore, l’Unione europea ha lanciato l’iniziativa InvestAI.
L’obiettivo è mobilitare 200 miliardi di euro per lo sviluppo di modelli di IA, con l'intento di potenziare la capacità di innovazione dell'Europa e offrire alle imprese infrastrutture tecnologiche avanzate.
Potenziare il settore IA europeo è considerato cruciale non solo per stimolare la crescita economica, ma anche per affrontare sfide strategiche in settori chiave come la sicurezza, la sanità e la gestione delle informazioni.
Tra il 2013 e il 2023, gli investimenti privati statunitensi nel campo dell’intelligenza artificiale sono cresciuti significativamente, diventando il principale motore dello sviluppo dell’IA nel paese.
In particolare, gli investimenti a stelle e strisce sono aumentati in modo costante fino al 2021, anno in cui si è raggiunto il picco di 79,6 miliardi di dollari. Dopo una flessione nel 2022 (55,1 mld), sono tornati a crescere nel 2023, attestandosi a 67,2 mld.
In Cina, gli investimenti privati hanno registrato un’espansione fino al 2021 (23,1 mld), per poi subire un calo significativo negli ultimi due anni, scendendo a 7,8 mld nel 2023.
L’Ue e il Regno Unito, invece, hanno visto una crescita più contenuta, passando da 0,5 mld nel 2013 a un picco di 12,8 mld nel 2022, per poi registrare una lieve contrazione nel 2023, con 11 mld.