Il presidente della Romania Klaus Iohannis ha ritirato la propria candidatura a segretario generale della Nato. Lo ha reso noto lo stesso leader politico nel corso di una riunione del Consiglio superiore della difesa.
Iohannis – che ha chiesto ai membri del Consiglio di pronunciarsi sulla candidatura alla carica di Mark Rutte e questi si sono dichiarati favorevoli al sostegno della Romania - era l’ultimo tra i leader dei 32 alleati a non aver ancora dato il suo consenso alla nomina del premier olandese uscente (che da 14 anni gestisce la quinta economia dell’Ue). Ungheria e Slovacchia hanno, infatti, ritirato le riserve nei giorni scorsi.
Il Consiglio Atlantico può ratificare la nomina in ogni momento. In ogni caso il falco olandese dell’austerity, abile negoziatore, caratterizzato da uno stile pragmatico e capace di avviare rapporti sia con Putin che con Trump (fatto che potrebbe risultare utile qualora il tycoon tornasse alla Casa Bianca), entrerà in carica il 2 ottobre prossimo. E il suo compito non sarà affatto facile, a cominciare dalla complessa situazione in Ucraina e alle posizioni non perfettamente allineate tra gli Stati membri della Nato.