“La Francia sta attraversando un periodo rischioso. Macron è un guaio per la Francia. Deve liberarsene il più presto possibile”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tornando ad attaccare il suo omologo francese in alcune dichiarazioni ai giornalisti all’uscita dalla moschea di Santa Sofia a Istanbul. Nelle scorse settimane Erdogan aveva suggerito a Macron, avrebbe bisogno di “perizie psichiatriche” in seguito alle dichiarazioni del capo dell’Eliseo sul “separatismo” dalle comunità islamiche radicali.
Intanto “l’Ue dovrebbe imporre sanzioni contro la Turchia nel vertice del 10-11 dicembre”. Ad auspicarlo (qualche giorno fa) è stato il vicepresidente del Parlamento europeo Dimitrios Papadimoulis. “Erdogan non ha risposto a tutti i precedenti avvertimenti di Bruxelles e ha continuato la politica di provocazioni unilaterali, contro gli Stati membri dell’Ue, principalmente Grecia e Cipro, in violazione del diritto internazionale e territoriale mettendo a repentaglio la pace e la stabilità regionali”, aveva accusato Papadimoulis.
Il vicepresidente del Parlamento europeo ritiene che Erdogan abbia cercato di dividere e manovrare l’Ue, sfruttando le divergenze tra gli Stati membri, mentre persegue i propri programmi. Tra questi c’è il Mediterraneo orientale, dove le tensioni sono salite in seguito alle esplorazioni turche dei fondali di zone contese con Cipro e Grecia alla ricerca di risorse energetiche.