Ankara, Istanbul, poi Smirne. Una macchia rossa, repubblicana, che consegna al presidente turco e al suo partito islamo-conservatore, l’Akp, una chiara sconfitta alle elezioni amministrative di domenica (31 marzo), forse la più dolorosa nei suoi oltre 20 anni al potere. “Purtroppo non abbiamo potuto ottenere il risultato che volevamo alle elezioni”, ha commentato Recep Tayyip Erdogan.
Dopo la vittoria di misura alle presidenziali dello scorso anno, Erdogan e il suo Akp hanno così perso le amministrative. Ekrem Imamoglu ha riconquistato la metropoli sul Bosforo affermandosi di fatto come leader dell’opposizione, mentre il nuovo sindaco della capitale Ankara è Mansur Yavas. Hanno battuto i candidati sostenuti dal presidente, che già aveva perso nelle due più grandi città turche alle consultazioni di cinque anni fa.
“Oggi i nostri elettori hanno preso una decisione molto importante, hanno deciso di stabilire una nuova politica in Turchia”. Lo ha affermato Ozgur Ozel, il segretario del maggior partito di opposizione Chp.