“Vedo tre grandi sfide economiche per il nostro settore nel prossimo anno: carenza di manodopera e competenze, inflazione e semplificazione degli affari per le nostre aziende”. È la sintesi che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha proposto nel suo discorso sullo Stato dell’Unione in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo.
“Queste tre sfide (lavoro, inflazione e contesto imprenditoriale, ndr) arrivano in un momento in cui chiediamo anche all’industria di guidare la transizione verde – ha spiegato von der Leyen -. Dobbiamo quindi guardare più avanti e definire come rimanere competitivi. Per questo motivo ho chiesto a Mario Draghi, una delle più grandi menti economiche europee, di preparare un rapporto sull’argomento il futuro della competitività europea. Perché l’Europa farà ‘what ever it take’ per mantenere il suo vantaggio competitivo”.
La presidente della Commissione Europea ha poi ricordato la nascita di “un’Unione geopolitica, sostenendo l’Ucraina, resistendo all’aggressione della Russia, rispondendo a una Cina assertiva e investendo in partenariati. Ora abbiamo un Green Deal europeo che rappresenta il fulcro della nostra economia e un’ambizione senza eguali. Abbiamo tracciato la strada per la transizione digitale e siamo diventati pionieri globali nei diritti online. Abbiamo lo storico NextGenerationEU, che combina 800 miliardi di euro di investimenti e riforme e crea posti di lavoro dignitosi per oggi e domani”.
Ha quindi tracciato la mappa dell’Unione che verrà. “Quest’Aula lo ha detto ad alta voce: il futuro dell’Ucraina è nella nostra Unione. Il futuro dei Balcani occidentali è nella nostra Unione. Il futuro della Moldova è nella nostra Unione. E so quanto sia importante la prospettiva europea per così tante persone in Georgia”.