Una serie di passaggi prima di riuscire ad aprire le porte del paradiso. Questo avranno pensato alcuni truffatori del Pnrr, creando prima dei bilanci falsi, su società vere, in modo da poter avere i requisiti per partecipare a bandi e, poi, presentando progetti di internazionalizzazione delle aziende per decine di milioni di euro.
Questi fondi, tutti da finanziare con fondi del Pnrr, sarebbero stati erogati da Simest, società di Cassa depositi e prestiti, che si occupa appunto di supportare la crescita delle società italiane all’estero.
Ma il marchingegno è stato smascherato dalla Guardia di finanza di Venezia, che ha sequestrato beni per 600 milioni ed eseguito 24 misure cautelari.
Ad indagare non ci sono le istituzioni italiane. Su 206 indagini avviate dalla Procura europea in merito ai fondi dei Pnrr di ciascun paese, 179 riguardano l’Italia.