Il Partito socialista europeo ha spalancato le porte a quell’allargamento a destra della maggioranza contro il quale aveva alzato barricate in estate e che ancora la settimana scorsa definiva inaccettabile. E poi cosa è successo?
È successo che il voto a favore di una vicepresidenza della Commissione europea affidata al Conservatore Raffaele Fitto è stato possibile grazie a un documento programmatico in nove punti, firmato da Popolari, Socialisti e Liberali, la cui funzione è ribadire che la maggioranza resta quella del luglio scorso e il partito di Giorgia Meloni non ne fa parte (con Fitto o senza Fitto).
Alla fine, a differenza dei socialisti francesi, il Pd voterà non solo a favore della vicepresidenza Fitto ma dell’ingresso della destra radicale nel governo dell’Europa. Al contrario, i Verdi, che in luglio avevano supportato la rielezione di von der Leyen, hanno deciso di votare contro Fitto (e forse anche contro la Commissione), mentre FdI, cioè la principale delegazione del gruppo Ecr, i Conservatori, dopo aver votato contro Ursula in luglio la appoggeranno ora.
È probabile che le delegazioni Ecr di alcuni altri Paesi, pur se non tutte, faranno lo stesso. Non si tratta dunque solo di un allargamento a destra ma di un vero e proprio cambio, smentito a parole e praticato nei fatti, della maggioranza in Europa.
Il ribaltone avviato il 20 novembre non sarebbe stato possibile senza il ruolo giocato dal Pd, sia per il peso nel gruppo sia perché si tratta di un commissario italiano. Il ripensamento di Elly Schlein è probabilmente correlato anche al pronunciamento del capo dello Stato a favore di Fitto.
Fattostà che il perimetro della maggioranza in Europa è cambiato: c’è chi esce e c’è chi entra. Quanto appena avvenuto a Bruxelles ci ricorda in qualche misura l’importanza (anche in politica) della legge della conservazione della massa (una legge fisica della meccanica classica, che prende origine dal cosiddetto postulato fondamentale di Lavoisier risalente a fine XVIII secolo): “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.