Il ‘price cap’ sul gas scatterà in modo automatico quando il prezzo supererà una soglia determinata, ma non si applicherà agli scambi fuori borsa. Dunque, con il rischio di intensificare le compravendite extra-Ttf che vengono considerate meno trasparenti e con maggiori rischi di inadempienza per le parti coinvolte, oltre che accessibili solo alle aziende più grandi.
È questo uno dei grandi dubbi che lascia il ‘Meccanismo di correzione del mercato’ messo a punto dalla Commissione e sollevato dallo stesso organo di governo dell’Ue nella proposta fatta circolare tra gli esecutivi dei paesi membri.
Il meccanismo si attiverebbe, come detto, in automatico nel momento in cui la quotazione media del mese precedente al Ttf dovesse superare una specifica soglia di prezzo per un certo numero di settimane (i parametri non sono ancora stati fissati) e se la differenza con il prezzo medio degli altri indicatori per il gas naturale liquefatto dovesse andare oltre un certo livello per un determinato numero di giorni (anche questi parametri devono essere ancora definiti).
Entrambe le condizioni sono necessarie per l’attivazione del ‘price cap’, che resterebbe in vigore per un periodo di un anno. Sono tuttavia previste alcune clausole che potrebbero, facilmente, portare a una disattivazione anticipata.