La Germania reintroduce il “servizio militare volontario”, la discussa riforma che dovrebbe riempire i ranghi decimati delle sue forze armate e, come dice il ministro della Difesa Boris Pistorius, prepararle alla guerra.
Perché, questo ripete il ministro da mesi, un conflitto tra la Russia e i Paesi Nato è possibile nei prossimi 5-8 anni. Pistorius ha dovuto cedere alle pressioni del proprio partito, i socialdemocratici, contrari alla costrizione.
I circa 400 mila diciottenni tedeschi maschi riceveranno a casa un formulario a cui sono tenuti a rispondere. Dovranno dichiarare se sono interessati a servire nell’esercito, poi tra quelli disponibili una piccola parte sarà selezionata in base alle attitudini fisiche e mentali.
Per le ragazze, il discorso è differente: anche loro riceveranno la “cartolina”, ma (a differenza degli uomini) sono libere di rispondere oppure no.
In sostanza, Pistorius, il più popolare dei politici tedeschi, intende portare i numeri della Bundeshwehr dagli attuali 181 mila a 203 mila.
Ogni anno, 5mila diciottenni (sui circa 100mila presunti “disponibili”) riceveranno un addestramento di 6 mesi, che può estendersi fino ai 23.
Fu il governo di Angela Merkel a rendere l’esercito professionale, abolendo lo leva. “Un errore”, lo definisce Pistorius. E un altro aspetto dell’era Merkel che se ne va.