Caos totale a Vienna. Dopo le dimissioni del vicecancelliere Hans Christian Strache, il capo del governo Sebastian Kurz ha cacciato anche il titolare dell'Interno dell'Fpoe Herbert Kickl.
Un minuto dopo si sono dimessi tutti gli altri ministri del partito di ultradestra ora guidato dall'ex candidato alle presidenziali Norbert Hofer, che aveva fissato nella permanenza di Kickl al governo la condizione per non far cadere il castello.
Dopo tre giorni di bufera seguiti al video di Strache che ha mandato nel caos la politica austriaca, Kurz aveva annunciato di aver "proposto" al capo dello Stato Alexander Van der Bellen "l'allontanamento del ministro dell'Interno", spiegando che le funzioni degli Interni sarebbero state assunte "da alti funzionari in modo che il governo mantenga la capacità di agire".
È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A Vienna l'unica certezza è che agli inizi di settembre si tornerà alle urne.