In Libia due milioni di persone, inclusi 600 mila bambini, a Tripoli e dintorni non hanno acqua, perché la fornitura è stata tagliata da qualcuno che usa l’acqua come “arma da guerra”. Lo denuncia l’Onu.
“L’accesso ad elettricità e acqua ora come mai prima è un salvavita in Libia”, ha detto il coordinatore degli aiuti alla Libia, Yacoub de Hillo.
Intanto, nel paese devastato dalla guerra e dove si affaccia anche il coronavirus, l’assenza di acqua va avanti da una settimana.
La fornitura idrica è stata interrotta dagli uomini della milizia di Shwerif, fedele a Khalifa Haftar, che da oltre un anno è in guerra con il governo, riconosciuto dalla comunità internazionale, di Al Sarraj a Tripoli.