Nikki Haley ha vinto le primarie repubblicane a Washington Dc: è il primo successo per l’ex governatrice della Carolina del Sud e sfidante di Donald Trump per la nomination alle presidenziali di novembre.
Nella consultazione tenutasi nei tre giorni del weekend nella capitale Usa, la 52enne si è imposta con il 63 per cento dei voti contro il 33 per cento dell’ex presidente. La vittoria è simbolica, dato che in palio c'erano solo 19 dei 2.429 delegati del Grand Party in un distretto peraltro a fortissima maggioranza democratica.
Haley è comunque la prima donna a vincere una tornata di primarie repubblicane nella storia degli Stati Uniti. Sprezzante, invece, il commento arrivato dall’ex presidente che ha definito Haley “cervello di gallina” per aver speso “sforzi e denaro” per un distretto marginale, o ribattezzata “la regina della palude”, con il soprannome che Trump ha dato alla capitale degli Stati Uniti accusata di essere popolata solo da repubblicani dell’establishment.
Il successo dell’ex ambasciatrice all'Onu, che giunge dopo una serie di nette sconfitte, non cambierà probabilmente la storia di queste primarie del Grand Old Party ma dà coraggio a Haley. Tanto da non poter forse resistere alla tentazione di correre per la Casa Bianca da indipendente, per condannare Donald Trump alla sconfitta e favorire la rifondazione del Gop di Lincoln e Reagan.